Sono le navi di ogni tipo ed epoca, dalle carcasse dei velieri abbandonati da più di un secolo sulle coste della Patagonia, sino ai moderni mercantili già corrosi dalle onde e dalla ruggine, il soggetto della mostra fotografica del Natale 2015 al Museo della Marineria di Cesenatico. Autore delle fotografie in mostra è Stefano Benazzo, che introduce il suo lavoro con tre parole chiave: passione, emozione, dovere di memoria, che si ritrovano nella sua ricerca su quelli che lui chiama “luoghi di abbandono” e che oltre alle navi riguardano anche case, edifici e siti industriali.
“La mia ricerca – dice l’autore delle fotografie – vuole cristallizzare i resti di sontuose cattedrali del mare, destinate a sicura decadenza. Mi metto al posto di coloro che hanno sofferto, e descrivo la loro paura. L’uomo è assente dalle mie foto, ma la sua presenza è costante.” Sono parole, e soprattutto immagini, nelle quali è possibile cogliere l’eco delle pagine di Conrad, quando descrive la solitudine dei naufragi e l’abbandono di quella che era stata, sino a quel momento la casa dei marinai.
Stefano Benazzo prima di essere fotografo ed artista ha vissuto la carriera diplomatica ai massimi livelli, sino alla carica di Ambasciatore, e conosce molto bene dunque il significato economico, culturale e sociale delle navi e del trasporto marittimo. Oltre al valore espressivo ed artistico delle fotografie, ci tiene quindi a sottolineare anche la loro valenza documentaria e di testimonianza: “I relitti sono un monumento ad alcune caratteristiche essenziali dell’uomo: ingegno, coraggio, iniziativa economica, spirito di avventura, e testimoniano la capacità degli architetti navali, dei cantieri, degli armatori, degli equipaggi, soprattutto europei, ma anche nordamericani. È impossibile (salvo poche eccezioni) esporli nei musei. Dobbiamo quindi almeno fissarne le immagini per le future generazioni, prima che siano irrimediabilmente distrutti dagli elementi”.
La sua ricerca fotografica sui relitti è nata nel 1969 in Patagonia, e si è poi nutrita della frequentazione del mare, anche come velista e sportivo, e dall’amore per gli scatti dei grandi maestri della fotografia marittima, in primo luogo Beken of Cowes. “Tuttavia – dice ancora Benazzo – barche e navi non sono sempre eleganti, veloci e filanti: i relitti muoiono soli; raramente vengono assistiti e curati in vecchiaia; è quindi naturale dedicare loro attenzione, simpatia e rispetto”.
Una mostra dunque di grande fascino, che saprà destare sicuramente l’interesse degli appassionati di mare e di fotografia, e suscitare la curiosità di coloro che resteranno affascinati dalla potenza visiva di queste immagini di relitti abbandonati su tutte le coste del pianeta.
Stefano Benazzo, subito dopo la laurea in Scienze Politiche, si è dedicato al giornalismo, lavorando presso alcune importanti testate italiane ed estere, per intraprendere poi la carriera diplomatica che lo ha portato nelle ambasciate italiane di Bonn, Washington, Mosca, prima di diventare Consigliere Diplomatico aggiunto della Presidenza della Repubblica, e poi Ambasciatore d’Italia in Bielorussia e Bulgaria. Nel 2012 lascia la carriera diplomatica per dedicarsi interamente alla fotografia, alla scultura, e alle sue passioni tra le quali il modellismo, la vela, i treni storici, la musica, il volontariato culturale internazionale. Ha al suo attivo numerosissime mostre in vari luoghi italiani e all’estero e alcuni importanti riconoscimenti. Le sue fotografie sono state pubblicate su diversi cataloghi e magazine, trai quali un portfolio speciale a lui dedicato da “Arte Navale”. Il suo sito personale con ampio portfolio online è all’indirizzo www.stefanobenazzo.it
Anche questa mostra, come tutte le attività del Museo della Marineria, si svolge con il supporto di Gesturist Cesenatico Spa.
Luoghi di abbandono. Fotografie di Stefano Benazzo
Al Museo della Marineria di Cesenatico, dal 29 novembre 2015 al 10 gennaio 2016
Aperto il sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.
Info: museomarineria@cesenatico.it