Roberto Nottoli. Samurai. Visioni da un lontano orizzonte

da | Mag 5, 2025

Il Museo della Marineria di Cesenatico propone dal 10 maggio e sino all’8 giugno una personale di scultura di Roberto Nottoli, artista di Cesenatico noto per la sua ricerca sull’assemblaggio di materiali di recupero e per le figurazioni che rimandano a guerrieri e armature di vari tempi e paesi, dal Medioevo occidentale e orientale a un futuro distopico e cyber.
L’esposizione consta di 7 pezzi scultorei antropomorfi, più una serie di tavole preparatorie, espressione di una ricerca artistica sul mondo medievale giapponese e in particolare sulle armature – il cui apparato dalle forme curiose ora seduce ed un attimo dopo atterrisce – che rivestivano il Samurai, icona del suo tempo con i suoi misteri e le sue leggende.
Nottoli mostra in queste sculture il risultato di un lavoro d’ineguagliata perizia nella realizzazione dei grandi elmi forniti di maschere protettive “mempo” o “so men” (a secondo della grandezza della difesa, intera o solo bocca e mento). Era in queste parti dell’elmo che si sbizzarriva la fantasia dell’armaiolo giapponese, con rimandi – tutti ripresi da Nottoli – a uccelli, pesci, lupi, faine, volpi, cinghiali più una schiera di demoni di varia natura e provenienza, che ammiccano dietro le armature. Come a voler dire che a fare il Samurai non concorrono solo le spade giapponesi, ma anche un bagaglio culturale fatto di eroismo e paure ancestrali, riproposte visivamente da Nottoli con citazioni strutturali veritiere, insieme a fantasie reinterpretative, tutto per tessere al meglio l’atmosfera iconica di questi guerrieri provenienti da un lontano orizzonte.

Inaugurazione sabato 10 maggio, ore 15:30

SCHEDA
Roberto Nottoli. Appunti tratti da un percorso di ricerca.

La legittimità e la credibilità camminano a fianco dell’incertezza… Non credo che esista un formula per incrementare, alimentare, testimoniare la ricerca del “bello” esteticamente parlando… La storia ci descrive il travaglio vissuto da qualunque Artista in quanto tale… che accetti la sfida, il fardello delle perplessità è notevole.
Una formula collaudata è nell’utilizzo dell’ironia come un passepartout fra i percorsi artistici più differenti e collaudati. L’ironia ha il pregio di riuscire a superare i limiti imposti dalla conoscenza parziale del nostro fare arte. Ho sempre ammirato quegli artigiani dalla sfolgorante bravura in grado di creare opere degne di questo nome. Di contro, l’operato risibile di pochi rischia di vanificare il bisogno di crescita insito nella professione di Artista.
Ora, in tutta coscienza non mi annovero fra le fila di questi eletti… Mi accontento di essere un artigiano con il ricorso alla sopracitata ironia che mi ha fatto comprendere e maturare la tecnica dell’assemblaggio di materiali di recupero. Così, se si pensa dall’aspetto ecologista del riciclo, la coscienza ne è appagata. Una “coseria” dalla provenienza quanto mai varia capace di assumere nuova vita, nuovo significato, risulta divertente e non solo… Come spesso ripeto, non c’è persona più seria di chi stà giocando. Tutto il mio operato ruota intorno all’aspetto ludico delle ricerche, assimilazioni assemblaggi. Ho l’opportunità di affrontare temi che potrebbero scatenare reazioni contrastanti, mi è concesso di parlare di storie di guerre lontane nel tempo, trasformando in validi esorcismi le mie sculture… Così fra uno sgomento ed un sorriso vi lascio padroni del campo.

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