Arturo Zavattini, oltre che come operatore cinematografico e direttore della fotografia di molti importanti film, è noto anche per la sua attività di fotografo in ambito etnografico: dopo avere accompagnato Ernesto de Martino nella sua spedizione in Lucania nel 1952, Zavattini ha continuato a praticare la fotografia per molti anni producendo un numero cospicuo di immagini. La sua cultura fotografica è maturata a stretto contatto con il Neorealismo italiano e con il realismo americano (ebbe modo di conoscere Paul Strand nel corso della realizzazione del celebre volume fotografico Un Paese), dando prova di saper legare in modo originale aspetti della cinematografia e della fotografia con curiosità, arguzia, spirito critico.
Negli anni più recenti Zavattini ha lavorato per reperire immagini e mettere ordine nel suo archivio, consentendo così di realizzare una mostra completa sulla sua attività del decennio 1950-1960, allestita nei mesi scorsi nella prestigiosa sede del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma, e ideata e curata da Francesco Faeta e Giacomo Daniele Fragapane, insieme al completo catalogo edito da Contrasto che raccoglie anche contributi di altri studiosi.
Una sezione della mostra, e precisamente quella dedicata ai viaggi in Italia, viene ora allestita a Cesenatico nella Galleria comunale “Leonardo da Vinci”: un appuntamento di grande qualità che è motivato dallo speciale legame di Zavattini con la terra dell’Emilia e della Romagna. La mostra propone circa 60 fotografie di Zavattini iniziando proprio da alcune realizzate a Tricarico nel giugno del 1952 nell’ambito della famosa spedizione in Lucania dell’etnografo Ernesto De Martino e concesse dal Centro di Documentazione Rocco Scotellaro. Vi sono poi immagini realizzate a Roma, a Napoli e in altre città e contrade italiane, che documentano la vita sociale in strada, e in particolare la condizione dei bambini del popolo. Tutte le fotografie in mostra sono stampate in grande formato su carta baritata, quelle della Lucania da Roberto Bossaglia e le altre da Claudio Bassi per il Laboratorio “Fotogramma 24” di Marco e Simona Bugionovi.
Ideata e curata da Francesco Faeta e Giacomo Daniele Fragapane, la mostra è stata realizzata dall’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia – Museo Nazionale Arti e Tradizioni Popolari – MiBACT, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, in collaborazione con l’Università degli Studi di Messina (Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne), l’Archivio Cesare Zavattini, Roma, con il patrocinio delle associazioni AISEA (Associazione Italiana di Scienze Etno-Antropologiche), ANUAC (Associazione Nazionale Universitaria degli Antropologi Culturali), SIMBDEA (Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici), SISF (Società Italiana di Studi sulla Fotografia), e della Direzione Generale per il Cinema del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Per l’allestimento a Cesenatico, la mostra ha ottenuto inoltre il patrocinio da parte dell’Istituto Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna.
In occasione della mostra viene anche aperto, all’interno della Galleria comunale, il bookshop “Galleria Leonardo da Vinci. Libri e caffè” che consentirà, attraverso una nuova formula di gestione, la prosecuzione delle attività espositive che saranno dedicato soprattutto alla fotografia, alla grafica e all’illustrazione, con un corredo di varie iniziative culturali che renderanno lo spazio espositivo – situato all’interno dell’edificio recentemente ristrutturato che fu la sede del primo mercato del pesce all’ingrosso – un vivace luogo di incontro.
Arturo Zavattini, figlio di Cesare, è nato a Luzzara nel 1930. Scopre la fotografia nel 1949, quando il padre gli regala la prima macchina fotografica. Nel 1951, grazie a Vittorio De Sica che lo presenta ad Aldo Graziati, direttore della fotografia nel film Umberto D., inizia il suo lavoro nel cinema. Operatore e direttore della fotografia di molti film italiani e stranieri, ha esordito come fotografo accompagnando Ernesto De Martino nella sua prima spedizione etnografica in Lucania, nel giugno 1952. Nel 1982 firma la fotografia di La veritàaaa, unico film scritto, interpretato e diretto da suo padre. Si dedicherà poi interamente alla cura dell’Archivio Cesare Zavattini, che guida tuttora.
“Arturo Zavattini fotografo. Viaggio in Italia, 1950-1960”
Galleria comunale “Leonardo da Vinci”, dal 3 dicembre 2016 all’8 gennaio 2017
inaugurazione sabato 3 dicembre alle ore 18:00
Ingresso libero.