La vela latina e la vela al terzo verso il riconoscimento UNESCO

da | Mar 31, 2025

L’antica arte di navigare con barche a vela latina e vela al terzo si avvia ad essere registrata dall’UNESCO nella “lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale”, grazie anche all’importante lavoro di “rete” svolto dal Museo della Marineria di Cesenatico, che è stato promotore del gruppo di lavoro internazionale composto, oltre all’Italia, da Croazia, Francia, Grecia, Spagna, Svizzera. Il dossier di candidatura, che documenta questa importante eredità di saperi e tecniche, attivamente tramandata da numerose comunità in tutto il Mediterraneo, è stato infatti consegnato nei giorni scorsi all’ufficio UNESCO di Parigi, e ora si attende il riconoscimento che dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno.

Il Museo della Marineria nel 2023 aveva già ottenuto, grazie al lavoro svolto insieme alla Soprintendenza di Ravenna, il riconoscimento di “bene culturale immateriale” alla vela al terzo della Romagna applicando per la prima volta il nuovo art. 7 bis del Codice dei Beni Culturali, e ora è stato parte determinante per la candidatura UNESCO, nel coordinare l’ampio numero di associazioni italiane che salvaguardano e tramandano la vela tradizionale del Mediterraneo, che raggruppa in sé, appunto, sia la vela latina, che la vela al terzo praticata solo in Adriatico.

Determinante anche la diffusione della vela al terzo in Romagna (solo a Cesenatico grazie all’esperienza del “porto museo” sono presenti oltre trenta barche tradizionali), rappresentata dalla associazione “Mariegola” della quale fanno parte i principali porti della Riviera.

La proposta di candidatura UNESCO della vela latina e al terzo era nata all’interno di AMMM, l’associazione dei musei marittimi del Mediterraneo attualmente presieduta da Davide Gnola, direttore del museo di Cesenatico; mentre il complesso lavoro di presentazione è stato compiuto dall’Ufficio UNESCO del Ministero della Cultura coordinato dalla Dott.ssa Elena Sinibaldi insieme alle dott.sse Francesca Sani, Sandra Condorelli, Valentina Soviero che ne hanno curato anche la registrazione nell’inventario nazionale. La Croazia – con la quale Cesenatico ha svolto negli anni scorsi importanti collaborazioni e progetti europei – ha coordinato il gruppo di lavoro internazionale.

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