Archeologia, storia, etnologia navale: su queste materie l’Italia produce ogni anno importanti ritrovamenti, studi ed esperienze, frutto del grande impegno di specialisti di assoluto rilievo che lavorano nelle Università, nelle Soprintendenze, nei musei, nelle imprese, e che purtroppo non emerge spesso all’attenzione dei media, catturati solo dai ritrovamenti più spettacolari. Eppure le acque italiane, siano esse quelle dei mari che circondano la penisola e le isole, o quelle di fiumi e laghi, hanno una grande storia da raccontare, a testimonianza di un passato dove l’acqua è stata elemento centrale delle relazioni, dei commerci, della vita quotidiana.
Il convegno di Cesenatico, sin dalla sua prima edizione nel 2008, ha sempre avuto questa duplice caratteristica di essere un momento di confronto tra specialisti, e insieme una occasione di divulgazione e promozione per il più vasto pubblico di coloro che amano il mare e sono affascinati dalla sua storia e cultura.
Il programma delle due giornate di convegno prevede 40 relazioni suddivise nelle tre sezioni principali dedicate rispettivamente all’archeologia, alla storia, all’etnologia, più una poster session nella quale saranno ospitati contributi brevi in forma di poster e di presentazioni video e multimediali, con le quali altri studiosi potranno rendere noti ulteriori temi e proposte di ricerca. A chiusura del programma è prevista anche una breve rassegna bibliografica di nuove pubblicazioni.
È inoltre motivo di grande soddisfazione per Cesenatico, il suo museo e l’ISTIAEN, ospitare nella cornice del convegno il meeting del comitato esecutivo dell’European Maritime Heritage (EMH), l’associazione nordeuropea di riferimento per quanto riguarda la salvaguardia della tradizione e storia marittima.
La prima giornata di venerdì 15 aprile, dopo il saluto inaugurale del Sindaco di Cesenatico Roberto Buda, vedrà svolgersi le due sezioni di archeologia al mattino e di storia navale al pomeriggio, precedute da uno speciale intervento dedicato all’Albania, paese adriatico di grande interesse per la sue tradizioni di storia navale, che merita di essere maggiormente conosciuta. Si passerà così dai natanti di epoca neolitica sino agli scafi di età classica, proseguendo attraverso la navigazione del Medioevo e dell’età moderna, con propaggini estese sino alla Grande Guerra, e con una interessante divagazione su una spedizione italiana di archeologia navale in Giappone. La seconda giornata del convegno, sabato 16 aprile, vedrà relazioni centrate su argomenti di carattere etnografico e sui musei, e si concluderà con due interventi dedicati a due maestri e pionieri degli studi sulla marineria tradizionale recentemente scomparsi: Siro Ricca Rosellini e Riccardo Brizzi. L’ambito veneziano e adriatico – in ragione della sede del convegno e della forte radice di ISTIAEN nella città lagunare – è sempre molto ben rappresentato, ma non esclusivo: le relazioni coprono infatti un po’ tutte le regioni costiere italiane e anche le acque interne.
Il programma definitivo del convegno e gli abstracts degli interventi sono scaricabili ai seguenti link:
programma definitivo convegno
abstracts interventi e poster
Poiché il convegno ha l’ambizione di essere una occasione di incontro e confronto per tutti coloro che studiano o che sono interessati alla cultura del mare, la partecipazione del pubblico come uditore è libera e gratuita.
Il convegno si svolge con la cura scientifica del Comitato Direttivo di ISTIAEN, ed è organizzato congiuntamente al Museo della Marineria di Cesenatico, che si avvale – come per tutte le iniziative del museo – del supporto di Gesturist Cesenatico S.p.A. È stato già ottenuto il patrocinio da parte dell’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, della Association of Mediterranean Maritime Museums, della Federation du Patrimoine Maritime de la Méditerranée, dell’International Research Institute for Archaeology and Ethnology.
Il sito di riferimento ufficiale per le prenotazioni alberghiere è www.cesenaticoturismo.com